I nostri valori

Les valeurs de Médecins Sans Frontières (MSF)

Medici Senza Frontiere è un’associazione privata a carattere internazionale, di cui fanno parte medici, personale sanitario e altre figure professionali non-mediche utili/fondamentali per il suo operato (ad esempio in ambito logistico, amministrativo, di controllo finanziario, delle risorse umane o dell’approvvigionamento), accomunati dal rispetto dei suoi principi.

La Carta di MSF

I Medici Senza Frontiere prestano la loro opera di soccorso alle popolazioni in pericolo, alle vittime di catastrofi di origine naturale o umana e alle vittime di guerre, senza discriminazione alcuna, sia essa etnica, religiosa, filosofica o politica.

Operando nello spirito di neutralità e in completa imparzialità, i Medici Senza Frontiere rivendicano, in nome dell’etica professionale universale e del diritto all’assistenza umanitaria, la totale libertà nell’esercizio della loro funzione.

Si impegnano a rispettare i principi deontologici previsti dalla professione nonché a mantenere una totale indipendenza da qualsiasi potere e da ogni forza politica, economica o religiosa.

In qualità di operatrici e operatori umanitari, sono al corrente dei rischi e dei pericoli presenti nei Paesi in cui intervengono astenendosi, quindi, dal reclamare, per sé o per altri aventi diritto, compensi diversi da quelli che l’associazione sarà in grado di fornire loro.

I 10 principi di MSF

 

  1. L’operato di Medici Senza Frontiere è prima di tutto di natura medica e consiste principalmente nel curare le persone in pericolo, in qualsiasi Paese si trovino. In numerose regioni del mondo i sistemi sanitari sono carenti a causa di guerre, di catastrofi naturali o di origine umana o semplicemente per una condizione di povertà e di mancanza di mezzi logistici o finanziari.

    MSF si pone dunque l’obiettivo prioritario di garantire a tutti l’accesso all’assistenza sanitaria di base. Tuttavia, le attività mediche di MSF non si limitano a questo.

    Quando i soli interventi medici non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza delle persone – ad esempio nelle situazioni di emergenza estrema – possono essere implementate anche altre attività come l’approvvigionamento di acqua, la distribuzione di cibo, la costruzione di ripari, le opere di bonifica, ecc. Si tratta di attività che vengono effettuate principalmente nei periodi di crisi, ovvero quando viene sovvertito un equilibrio precedente, e nelle situazioni in cui la vita delle popolazioni è in pericolo.

    Le attività mediche comprendono la chirurgia, la vaccinazione e la cura di alcune malattie che costituiscono una grave minaccia per la salute pubblica. Ne è un esempio la tubercolosi, in particolare le sue forme multiresistenti.

    Grazie a importanti mezzi tecnici, alla sua esperienza e presenza permanente sul territorio, oggi MSF è in grado di assumere un ruolo importante a livello di ricerca e sviluppo operativi.

    Per garantire – una volta superato il periodo di emergenza – un’azione medica di qualità e la creazione di sistemi sanitari duraturi, MSF si è specializzata anche in ambiti come il ripristino o la costruzione di strutture sanitarie, la formazione medica e la promozione della salute.

  2. Da quando è stata fondata, MSF ha sempre coniugato la libertà di azione – il fatto di essere appunto senza frontiere – con la libertà di parola.

    Così MSF ha sempre rivendicato il diritto di far sentire la voce di chi non può raccontare la propria condizione, o non viene ascoltato, e di denunciare situazioni di violazione dei diritti umani di cui l’organizzazione è testimone diretta, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni.

    Considerata una responsabilità morale dall’associazione, la testimonianza pubblica si è rivelata uno strumento prezioso sin dagli anni ’70. Oltre alle grandi campagne di informazione, l’attività di testimonianza può assumere forme più discrete ma altrettanto efficaci, come gli appelli rivolti direttamente ai responsabili decisionali ai massimi livelli gerarchici.

    L’efficacia e la rapidità d’azione di MSF, unite alla presenza di operatrici e operatori umanitari internazionali sul posto, hanno contribuito a rendere l’organizzazione un interlocutore privilegiato per numerosi governi e istanze internazionali, quali ad esempio l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Comitato Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (CICR).

    La presenza sul posto del personale umanitario accanto alle persone in pericolo comporta anche vicinanza e ascolto. Di conseguenza l’organizzazione si sente in dovere di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle crisi che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni.

    Quando le operatrici e gli operatori umanitari di MSF sono testimoni di violazioni dei diritti umani su larga scala, come in caso di sfollamenti forzati delle popolazioni, respingimento dei rifugiati, genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, MSF si riserva il diritto di criticare e denunciare le violazioni degli accordi internazionali.

    In casi eccezionali, il personale umanitario di MSF può decidere, nell’interesse delle vittime, di fornire soccorso astenendosi dal denunciare pubblicamente oppure di denunciare senza prestare assistenza, ad esempio quando l’aiuto umanitario “strumentalizzato” viene manipolato e allontanato dai propri obiettivi.

  3. MSF opera in ottemperanza alle regole di deontologia medica, che prevede in particolare il dovere di fornire cure senza nuocere (né a un individuo, né a un gruppo) e di assistere tutte le persone in pericolo con umanità, imparzialità e nel rispetto del segreto professionale.

    D’altra parte, la deontologia e la missione medica sono protette dal diritto internazionale umanitario, che prevede che nessuno possa essere punito per aver esercitato un’attività di carattere medico conforme alla deontologia, indipendentemente dalle circostanze o dai beneficiari.

    Inoltre, afferma che chi esercita un’attività di carattere medico non possa essere costretto ad agire violando la deontologia professionale.

  4. Medici Senza Frontiere fa propri i principi dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, che comprendono in particolare:

    - il dovere di rispettare le libertà fondamentali di ogni individuo, compreso il diritto all’integrità fisica e mentale, nonché le libertà di pensiero e di movimento, come riportato nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948;

    - il diritto delle vittime di ricevere assistenza, nonché il diritto delle organizzazioni umanitarie di offrire assistenza nelle seguenti condizioni: valutazione dei bisogni priva di condizionamenti, accesso senza restrizioni alle vittime, controllo della distribuzione degli aiuti, rispetto dell’immunità umanitaria.

  5. L’indipendenza di MSF è innanzitutto indipendenza di pensiero, condizione fondamentale per l’indipendenza di analisi e di azione, o in altre parole per la libera scelta delle proprie attività, della loro durata e dei mezzi necessari per realizzarle.

    Questa indipendenza si manifesta sia a livello di organizzazione sia dei singoli collaboratori e collaboratrici volontari.

    Il lavoro di MSF si basa su una rigorosa indipendenza nei confronti di qualsiasi struttura o potere (siano essi di tipo politico, religioso, economico o di altra natura). MSF non potrà mai fungere da strumento di politica estera di alcun governo.

    L’indipendenza deve essere anche finanziaria: ecco perché MSF si impegna a raccogliere quante più donazioni private possibili, a diversificare i propri finanziatori istituzionali e in alcuni casi a rifiutare finanziamenti che potrebbero mettere a repentaglio la sua indipendenza.

    Da parte loro, collaboratrici e collaboratori volontari di MSF sono vincolati al dovere di riservatezza e devono evitare di associare o coinvolgere MSF (politicamente, istituzionalmente, ecc.) attraverso il loro comportamento personale.

  6. L’imparzialità è alla base dell’operato di MSF ed è legata indissolubilmente alla sua indipendenza di azione. Essa è definita dai principi di non discriminazione e proporzionalità:

    - non discriminazione riguardo l’appartenenza politica, etnica, religiosa o di genere, nonché riguardo ogni altro criterio analogo;

    - proporzionalità dell’assistenza rispetto al livello dei bisogni. L’operato di MSF è rivolto prioritariamente a chi si trova in maggiore e più immediato pericolo.

  7. MSF non si schiera mai in caso di conflitti armati, aderendo in questo senso al principio di neutralità.

    Vi sono però dei casi estremi, come quando le operatrici e gli operatori umanitari sono testimoni di gravi violazioni dei diritti umani, in cui l’ultima risorsa per venire in aiuto alle popolazioni assistite è la denuncia. In questi casi, il persistere di tali violazioni vanifica l’attività di sola assistenza. Di conseguenza, MSF si discosta dalla rigida osservanza del principio di neutralità e fa sentire la propria voce: con la sua testimonianza vuole mobilitare le coscienze al fine di far cessare gli abusi e migliorare le condizioni delle popolazioni.

  8. Di fronte alle situazioni di difficoltà che coinvolgono intere popolazioni, MSF deve intervenire impiegando le risorse a sua disposizione.

    Il suo impegno è quello di utilizzare al meglio le competenze e gli strumenti di cui dispone, controllare direttamente la distribuzione degli aiuti e valutarne regolarmente l’impatto.

    MSF si impegna a informare in modo trasparente sia le popolazioni beneficiarie sia i donatori e le donatrici in merito al proprio operato.

  9. MSF è un’organizzazione fondata sull’impegno umanitario. Questo comporta in particolare:

    - un impegno individuale verso le persone in situazioni precarie, e di conseguenza una responsabilità di tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori volontari;

    - un approccio disinteressato, che testimonia l’assenza di scopi di lucro da parte del personale volontario.

    L’impegno umanitario è un fattore fondamentale per riuscire a non scendere a compromessi, per evitare di cadere nella routine e nell’istituzionalizzazione.

  10. L’impegno delle collaboratrici e dei collaboratori volontari nei confronti del movimento MSF va ben oltre l’adempimento dei propri incarichi; presuppone anche la partecipazione attiva alla vita associativa dell’organizzazione e l’adesione alla Carta e ai principi di MSF.

    Nell’ambito delle diverse strutture rappresentative di MSF, la partecipazione effettiva e paritetica di tutto il personale volontario garantisce il carattere associativo dell’organizzazione.

    MSF si impegna anche ad accogliere costantemente collaboratrici e collaboratori volontari nuovi, per conservare spontaneità, spirito innovativo e capacità di rimettersi sempre in discussione.

Linee guida per un comportamento responsabile

MSF si considera un’associazione e un datore di lavoro responsabile e questo si basa sul comportamento responsabile di tutti i suoi membri.

All’interno dell’organizzazione, tutti i membri del personale comprendono le linee guida formulate da MSF e vi aderiscono, le integrano nella loro condotta professionale e personale e le rispettano.

Scopra quali sono le linee guida per un comportamento responsabile (EN).

Consulti la pagina di MSF International dedicata al comportamento responsabile.

 


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