Lettera aperta sul Sudan ai Comuni svizzeri
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Lontana dai riflettori dei media, la popolazione sudanese sta affrontando una delle più gravi crisi umanitarie del mondo. Oggi i fatti parlano da soli: la crisi in Sudan è ampiamente ignorata e trascurata e l’assistenza umanitaria è insufficiente. Ecco perché è importante attirare l’attenzione della popolazione svizzera su questa situazione drammatica. A tal fine, Medici Senza Frontiere ha inviato una lettera aperta a tutti i Comuni svizzeri in vista della festa del 1° agosto.
"Gentile Signora, egregio Signore,
ora, mentre molti svizzeri e svizzere sono in vacanza o stanno preparando le valigie, è probabile che lei sia nel pieno dei preparativi per i festeggiamenti del 1° agosto nel suo Comune. Immagino che anche lei, come noi di Medici Senza Frontiere (MSF), si senta sgomento per le conseguenze drammatiche delle inondazioni che hanno colpito diversi Cantoni svizzeri. In quanto organizzazione umanitaria, sappiamo bene quanto sia importante intervenire tempestivamente.
Al momento la nostra attenzione è rivolta in particolar modo al Sudan, teatro di una crisi lontana dai riflettori dei media e fortemente trascurata. Le necessità della popolazione locale sono enormi, ma gli aiuti sul posto sono insufficienti: per questo stiamo cercando di incoraggiare altri attori umanitari ad agire. Forse si starà chiedendo che cosa abbia a che fare tutto ciò con la festa del 1° agosto... La risposta è semplice : lei ci potrebbe aiutare nel nostro intento.
Con questa lettera desidero chiederle di aiutarci a sensibilizzare le persone sulle condizioni disperate della popolazione in Sudan. Durante il suo discorso, le sarei infinitamente grato se volesse dedicare alcune parole alle necessità e alle sofferenze degli sfollati in Sudan e dei rifugiati nei Paesi confinanti o di proporre di farlo all’oratrice/oratore che interverrà nel suo Comune.
Può sembrare una goccia nel mare, eppure in qualità di cittadini di un Paese con una lunga tradizione umanitaria sappiamo bene quanto sia importante la cultura della solidarietà: essa si manifesta in primis non dimenticando le persone in difficoltà, ma soprattutto ricordandole in modo attivo.
Al momento la situazione in Sudan è la seguente :
- Dopo una fase pluriennale caratterizzata da un governo di transizione e la speranza di un futuro migliore, poco più di un anno fa, ad aprile 2023, è scoppiato un conflitto armato tra l’esercito sudanese e il gruppo paramilitare RSF.
- Oltre 10 milioni di persone – più dell’intera popolazione svizzera – sono state costrette ad abbandonare le proprie case. I combattimenti hanno causato lo sfollamento di 8 milioni di persone all’interno del vasto Paese africano, mentre circa 2 milioni di persone sono fuggite nei Paesi confinanti, come il Ciad.
- Il sistema sanitario sudanese, già carente prima dell’inizio del conflitto, ora è quasi al collasso in molte zone del Paese. Le nostre équipe operative in loco registrano un numero allarmante di bambini malnutriti, in particolare sotto i cinque anni.
Quest’anno la tradizione umanitaria della Svizzera è un tema di grande attualità in vista del 75° anniversario delle Convenzioni di Ginevra, cuore del diritto internazionale umanitario, il cui scopo è proteggere le persone non combattenti.
La ringrazio per l’attenzione e le auguro un buon 1° agosto.
Cordiali saluti,
Stephen Cornish, Direttore generale di Medici Senza Frontiere Svizzera."
Scarichi la lettera (PDF).
Conosce qualcuno che terrà un discorso il 1° agosto? Partecipi a questa iniziativa e incoraggi i suoi contatti a parlare del Sudan!
visiti la nostra pagina dedicata agli organizzatori e alle organizzatrici della festa del 1° agosto